Yandex, addio capitali occidentali: diventerà proprietà di investitori russi

Yandex, addio capitali occidentali: diventerà proprietà di investitori russi

Yandex diventerà “molto più russo” a breve: la società che lo controlla, l’olandese Yandex N.V., ha infatti annunciato che molte delle sue attività che operano in Russia, come il motore di ricerca, il servizio di ride hailing, la piattaforma di advertising e altro ancora, saranno vendute a un gruppo di investitori russi.

Il gruppo si chiama Consortium.First ed è capitanato la Lukoil, la seconda compagnia petrolifera più grossa del Paese. L’affare è stato promosso e aiutato dal Cremlino, e rappresenta uno dei più importanti abbandoni di capitale occidentale da un’impresa russa dall’inizio della guerra in Ucraina.

La genesi di Yandex è piuttosto complicata: è stata fondata da due russi, Arkady Volozh e Ilya Segalovich, negli Anni ‘90, e per tutti questi anni è rimasta indipendente dal controllo del Cremlino, quantomeno quello più diretto (anche se accuse in questo senso sono emerse nel corso degli anni). Yandex è quotata sul NASDAQ, oltre che sulla Borsa di Mosca, ed è finanziata prevalentemente da capitali occidentali. Segalovich è morto nel 2013, e dal 2014 Volozh risiede a Israele.

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